Ritorno all’attività sportiva agonistica in atleti COVID-19 positivi guariti

Facciamo un po’ il punto del ritorno all’attività sportiva agonistica per gli atleti covid-19 positivi guariti, anche a seguito del nuovo protocollo rilasciato FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana).

L’obiettivo, in accordo con il CONI, è quello di favorire la ripresa dell’attività sportiva dopo infezione da SARS-CoV-2 in condizioni di sicurezza per l’atleta, senza ulteriore aggravio del Sistema Sanitario Nazionale -già molto impegnato nella gestione dell’emergenza pandemica- e limitando gli esami diagnostici necessari e, di conseguenza, i costi a carico delle famiglie.

Sono stati, perciò, identificati i soli approfondimenti diagnostici essenziali, circoscritti in relazione all’età, alla presenza o meno di patologie individuate come fattori di rischio, allo status vaccinale, oltreché allo stadio clinico della malattia, nel massimo rispetto della tutela della salute degli atleti.

Tutti gli atleti positivi accertati da infezione Sars-Cov-2, andranno valutati da un medico specialista in Medicina dello Sport, ai fini del rilascio o del rinnovo dell’idoneità sportiva: “Return to Play”.

Verranno differenziati gli atleti in:

A. Atleti Covid-19+ (positivi) accertati e con guarigione accertata, secondo la normativa vigente. A giudizio del medico valutatore, gli atleti saranno suddivisi a loro volta, secondo la classificazione del National lnstitutes of Health e riportata anche nella Circolare del Ministero della Salute del 30/11/2020 in:

  1. A1. Atleti che abbiano presentato “Infezione asintomatica o paucisintomatica” o “Malattia lieve” e che comunque non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2;
  2. A2. Atleti che abbiano presentato “Malattia moderata” o che comunque siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2;
  3. A3. Atleti che abbiano presentato “Malattia severa” o “Malattia critica”.
  4.  

B. Atleti Covid-19- (negativi) e atleti asintomatici (non testati) nel periodo della pandemia.

Per gli atleti del gruppo A1 sarà possibile effettuare la visita non prima di:

  • 7 giorni dall’avvenuta guarigione da SARS-CoV-2 accertata per atleti sotto i 40 anni, con anamnesi negativa per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare e che abbiano ricevuto la dose booster, ovvero abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti;
  • 14 giorni dall’avvenuta guarigione per:
    • gli atleti sopra i 40 anni;
    • gli atleti con anamnesi positiva per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare;
    • gli atleti che non abbiano ricevuto la dose booster, ovvero non abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero non siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti.

Per gli atleti del gruppo A2 e A3, data l’assenza di una solida evidenza scientifica circa la prevalenza e la gravità di eventuali complicanze a carico dei vari organi e apparati, è necessario integrare gli esami previsti dalle normative per la certificazione alla pratica della specifica disciplina sportiva con approfondimenti diagnostici, non prima comunque che siano trascorsi 30 giorni dall’avvenuta guarigione.

Una volta ultimato l’iter di esami, il medico valutatore, rilascerà:

  1. in caso di primo rilascio/rinnovo periodico della visita medica, il “certificato di idoneità alla pratica dello sport agonistico”;
  2. in caso di sopraggiunta infezione da SARS-CoV-2 con certificazione in corso di validità, l’attestazione di ritorno all’attività (Return to Play) (da conservare in copia nella scheda valutativa dell’atleta, unitamente alle risultanze della visita medica e degli accertamenti eseguiti).

L’esecuzione della visita medica finalizzata al “Return To Play” deve essere effettuata da uno specialista in Medicina dello Sport, preferibilmente lo stesso che ha concesso la precedente idoneità alla pratica della attività sportiva agonistica e preferibilmente presso la stessa struttura di Medicina dello Sport presso la quale sia stata effettuata la visita medico sportiva finalizzata al rilascio del detto certificato, così da poter valutare la cartella clinica in senso longitudinale e confrontare gli approfondimenti diagnostici eseguiti.

Nel gruppo B gli Atleti dovranno effettuare gli accertamenti sanitari previsti dalla normativa ai fini dell’eventuale riconoscimento dell’idoneità, nonché ulteriori esami specialistici e strumentali richiesti dal medico valutatore su motivato sospetto clinico.

Per gli atleti positivi guariti già sottoposti a “Return To Play” che presentano una nuova positività da reinfezione, si ritiene che debbano essere considerati come nuovi positivi e, quindi, debbano effettuare nuova procedura di “Return To Play”.

Per tornare a svolgere attività agonistica sarà indispensabile consegnare la documentazione richiesta alla società prima di riprendere.