La Prospettiva di un Genitore
Un amico mi ha chiesto: “Perché spendi così tanti soldi per far fare sport ai tuoi figli?”
Devo ammetterlo: non pago perché i miei figli pratichino sport, non so nemmeno quale facciano.
Pago per quei momenti in cui i miei figli sono “così stufi” che vorrebbero mollare, ma non lo fanno.
Pago per quei giorni in cui i miei figli tornano “troppo stanchi” da scuola, ma vanno ad allenarsi ugualmente.
Pago perché i miei figli imparino ad essere disciplinati, concentrati e si impegnino in ciò che fanno.
Pago perché i miei figli imparino a prendersi cura della loro salute e delle attrezzature che usano.
Pago perché i miei figli imparino ad essere buoni compagni di squadra, accettino la sconfitta e siano umili nella vittoria.
Pago perché i miei figli imparino a gestire la delusione se non raggiungono il risultato che speravano e che ci riprovino dando il loro meglio.
Pago perché i miei figli imparino a fissare e raggiungere obiettivi.
Pago perché i miei figli rispettino se stessi, gli altri atleti, gli arbitri e gli allenatori.
Pago perché i miei figli imparino che il successo non arriva subito, ma che servono anni di duro lavoro per creare un campione.
Pago perché i miei figli siano felici delle piccole gioie e fatichino per soddisfazioni a lungo termine.
Pago per le opportunità che hanno i miei figli di costruire amicizie e ricordi che durano una vita e perché siano orgogliosi dei loro successi tanto quanto me.
Pago perché i miei figli possano stare all’aperto o in palestra, invece che davanti a uno schermo.
Quindi non pago per gli sport.
Pago per le opportunità che gli sport danno ai miei figli di sviluppare le qualità che serviranno a loro stessi ed agli altri.
Da ciò che ho visto finora è un ottimo investimento!
(Un genitore)